
I DUE DIRETTORI A CONFRONTO! INTERVISTA AL Coordinatore dell’Azienda Agraria, il Prof. Francesco Sbaffi
L’Azienda Agraria Vivarelli: Un Legame Profondo tra Tradizione, Didattica e Valorizzazione del Territorio
L’Istituto Tecnico Agrario “Morea-Vivarelli” può fregiarsi di una grande eccellenza, un vero e proprio laboratorio a cielo aperto: la sua Azienda Agraria. Con radici che affondano alla fine dell’Ottocento, parallelamente alla nascita della prima scuola di agricoltura fabrianese, l’Azienda Agraria rappresenta un elemento imprescindibile nella formazione degli studenti, offrendo un’esperienza pratica e concreta nel mondo dell’agricoltura. Dalla coltivazione dei vigneti e di frutteti all’allevamento della pregiata razza marchigiana, dalla produzione di farine alla valorizzazione dei prodotti a chilometro zero, l’Azienda Agraria è un microcosmo di attività che coniuga tradizione, innovazione e un forte legame con il territorio. Per scoprire i segreti e le prospettive di questa realtà dinamica, abbiamo incontrato il suo Coordinatore, il Prof. Francesco Sbaffi, con il quale abbiamo esplorato la ricchezza e l’importanza di questo “gioiello” dell’istituto.
Giornalino “Il Cappuccino”: Prof.re Sbaffi, l’Azienda Agraria ha una storia che si intreccia strettamente con quella dell’Istituto. Qual è, secondo lei, il significato storico e il ruolo attuale dell’Azienda Agraria nella formazione degli studenti dell’ Istituto Tecnico Agrario Vivarelli?
Prof. Francesco Sbaffi: Attualmente la Formazione agraria si basa sulle scuole ad indirizzo Agraria, Agroalimentare e Agroindustria. Si deve però fare una distinzione tra le scuole storiche che risalgono come la nostra alla fine dell’ottocento da altre. L’elemento più importante in una scuola di agricoltura è legato a due aspetti che sono sempre connessi con le scuole storiche: la presenza di una azienda agraria e di un convitto annesso. Due elementi da sempre considerati fondamentali nella possibilità di fornire un insegnamento agrario solido. Il primo aspetto delle aziende agrarie annesse è legato alla possibilità di partecipazione diretta al mondo dell’agricoltura in tutti i suoi aspetti, il secondo costituito dalla presenza di un convitto è un elemento necessario a far fronte ad un riferimento territoriale ampio che le scuole di agricoltura da sempre offrono. La nostra scuola ha iscritti che provengono dalla provincia di Ancona ma anche dai territori limitrofi sia a nord che a sud nelle provicne di Pesaro e Urbino e Macerata oltre che dalla vicina Umbria.

Giornalino “Il Cappuccino”: L’Azienda Agraria vanta una produzione diversificata, che spazia dal vino all’olio, dalle farine ai prodotti freschi. Può elencarci quali sono attualmente questi prodotti, dove si possono acquistare e soprattutto qual è la filosofia che guida le vostre scelte produttive e qual è il legame con la didattica?
Prof. Francesco Sbaffi: Bisogna sottolineare che le produzioni disponibili sono sempre il frutto delle attività dimostrative a cui anche gli studenti partecipano nelle diverse fasi, sia produttive che di trasformazione e vendita. Un aspetto molto importante è legato all’autenticità e alla qualità dei nostri prodotti. Tutti i prodotti che si commercializzano con il Brand Vivarelli sono di produzione integrale ovvero ottenuti da materia prima di produzione aziendale e trasformati attraverso una filiera diretta. Per noi la qualità e l’esperienza sono fondamentali perché i nostri prodotti rappresentano la nostra scuola. A fianco delle produzioni classiche come le farine sia di grano tenero che di farro o di grano duro (semola) abbiamo il farro in grani decorticato e una linea di pasta. Poi dalla cantina otteniamo il vino bianco Vivarelli, un bianco fermo da pasto e la linea degli spumanti che rappresentano il nostro fiore all’occhiello. La vendita diretta avviene in azienda o al museo dello spumante in centro in via Gioberti. Infine i nostri prodotti si trovano anche presso alcuni negozi e ristoranti della città.
Giornalino “Il Cappuccino”: L’Azienda Agraria propone anche i suoi prodotti al pubblico attraverso fiere ed eventi. Utilizzate anche canali social o e-commerce o volete introdurle in futuro? Come si inseriscono queste attività di vendita diretta o online nella vostra missione educativa?
Prof. Francesco Sbaffi: La commercializzazione dei prodotti rappresenta essa stessa una attività formativa perché gli studenti affrontano nella realtà gli aspetti della fiscalità e del marketing che studiano in classe, partecipiamo a mercatini (come campagna amica) o direttamente presso il museo dello spumante che è aperto con un orario di apertura grazie al progetto di stage da parte degli studenti del corso enotecnico. Abbiamo i nostri canali social ufficiali ma attualmente l’e-commerce non è attivato.
Giornalino “Il Cappuccino”: L’Istituto partecipa attivamente a eventi e fiere come “Tipicità” e ha vinto premi per progetti come quello sullo spumante “Vivarelli”. In particolare lo spumante “Vivarelli” Metodo Scacchi® (Lo Spumante Metodo Scacchi registrato) è un’eccellenza veramente unica che si rifà al metodo di spumantizzazione dedicato al Medico fabrianese Francesco Scacchi. Il Disciplinare di produzione dello spumante Metodo Scacchi® prevede la possibilità di produrre vini Spumanti Metodo Scacchi® partendo da uve coltivate nell’area di Fabriano, seguendo le regole imposte con particolare riferimento al processo di presa di spuma attraverso l’uso del mosto. Il metodo è stato messo a punto anche grazie al lavoro di sperimentazione portato avanti presso la cantina didattica della nostra scuola agraria fabrianese. Quest’anno avete invitato al museo un importante influencer che si occupa di vino che vi ha invitato a far conoscere questa specialità in tutto il mondo? Cosa farete in futuro in questo senso?
Prof. Francesco Sbaffi: La partecipazione del “Sommelier del Vino” Matteo Asperti, a Dicembre presso il Museo dello Spumante è stata una esperienza molto interessante, un confronto e una occasione di crescita per tutti. Merito va anche agli studenti del corso enotecnico che si sono attivati e hanno organizzato un simposio con ospiti e degustazione: una nuova tradizione che potrà essere riproposta ogni anno nel periodo Natalizio.
Giornalino “Il Cappuccino”: L’Azienda Agraria organizza anche corsi professionalizzanti rivolti agli operatori del settore, come quelli sulla potatura o sul miele. Come si inserisce questa attività nel vostro ruolo di istituzione formativa? Quali altri corsi sono previsti in futuro?
Prof. Francesco Sbaffi: L’idea di mettere al servizio degli studenti le professionalità dei tecnici dell’azienda è uno dei miei pensieri. Nell’azienda abbiamo risorse capaci di condurre gli studenti sui percorsi professionalizzanti oggi molto importanti come le certificazioni sulla guida dei trattori, ma anche sull’apicoltura o la potatura con particolare riferimento alla vite. Queste attività sono integrative all’offerta curricolare ma permettono di approfondire tematiche traversali delle diverse discipline di indirizzo a beneficio degli studenti ma anche di utenti esterni che sempre possono partecipare. Questo ultimo aspetto è da sottolineare perché rappresenta una apertura della nostra scuola verso il territorio particolarmente importante per una scuola agraria.
Giornalino “Il Cappuccino”: Tra i progetti in corso, spiccano la valorizzazione della razza ovina fabrianese e le prove di concimazione sul frumento duro. Può parlarci dell’importanza di queste iniziative?
Prof. Francesco Sbaffi: In alcune occasioni abbiamo portato avanti delle prove di confronto in azienda, si tratta di esperienze che poi sono state riportate nella nostra bibliografia e disponibili nel sito dell’azienda agraria (all’interno del sito della scuola www.moreavivarelli.edu.it). Si tratta di approfondimenti che rivestono un interesse legato a prove effettuate nel nostro territorio e che rappresentano dei casi studio su temi importanti come la semina su sodo, la concimazione ecc. Per la zootecnia siamo convinti che l’allevamento della pecora e in particolare della nostra razza ovina fabrianese sia un’opportunità per il nostro territorio. In questo senso stiamo lavorando a favorire nuovi progetti di selezione dei riproduttori anche grazie al lavoro di selezione che facciamo nel nostro gregge.

Giornalino “Il Cappuccino”: L’azienda agraria ha deciso di puntare sul biologico, una scelta difficile, che mira alla qualità. Continuerete su questa strada?
Prof. Francesco Sbaffi: La scelta di fare agricoltura biologica prima di tutto è filosofica per questo non pensiamo di recedere dal progetto. Certo questo indirizzo agronomico implica una scelta di fondo nelle scelte colturali da intraprendere ma apre alla possibilità di fare esperienze tecniche importanti in un settore che rappresenta sicuramente un’opportunità per il futuro di voi studenti.
L’Azienda Agraria dell’Istituto Tecnico Agrario “Morea-Vivarelli” si conferma un motore di apprendimento dinamico e un custode delle tradizioni agricole locali. Le parole del Prof. Francesco Sbaffi ci hanno svelato un mondo di impegno, passione e innovazione, dove gli studenti hanno l’opportunità unica di imparare “sul campo” e di contribuire attivamente alla valorizzazione del territorio.
Invitiamo i nostri lettori a visitare il centro aziendale in via Cappuccini per scoprire la ricchezza dei prodotti offerti e a seguire le attività dell’Azienda Agraria, un vero vanto per il nostro istituto.
Di seguito il link all’azienda agraria per vedere ed acquistare i suoi prodotti.
Di seguito una breve gallery del Prof. Francesco Sbaffi, Coordinatore dell’Azienda Agraria.






Di seguito una breve gallery delle attività dell’Azienda Agraria.













