
Carcere di Monteacuto: un po’ di storia.
La storia del Carcere di Montacuto, è stata oggetto di un’approfondita ricerca da parte del Redattore Storia e Geografia del Cappuccino Fabio Pittori. Questa indagine è nata a seguito di una visita particolarmente significativa: le classi quarte e quinte dell’Istituto Tecnico Agrario Vivarelli di Fabriano hanno avuto l’opportunità di varcare le porte di questo istituto penitenziario, un’esperienza formativa di inestimabile valore. La visita ha offerto agli studenti una prospettiva diretta sulla realtà carceraria, stimolando una riflessione profonda sui temi della giustizia, della riabilitazione e del reinserimento sociale. L’impatto emotivo e culturale di questa esperienza ha spinto la nostra redazione ad approfondire la storia del Carcere di Montacuto. In questo articolo, ripercorreremo le tappe fondamentali della storia del carcere, dalla sua fondazione ai giorni nostri, esplorando le trasformazioni che ha subito nel corso del tempo, ma anche come affronta la detenzione e, soprattutto, la riabilitazione, un aspetto particolarmente importante in linea con l’articolo 27 della Costituzione, che sottolinea la funzione rieducativa della pena.
Il carcere di Monteacuto, noto anche come Casa Circondariale di Ancona si trova nell’omonima frazione di Monteacuto nel comune di Ancona, la sua costruzione è iniziata nel 1950 ed è terminata nel 1980, ma è stata attivata solo dopo quattro anni, nel 1984, e ha subito diverse modifiche e ristrutturazioni nel corso degli anni per adeguarsi alle nuove normative che venivano emanate.
Attualmente la casa circondariale si trova unificata con il complesso della casa di reclusione di Barcaglione, sempre ad Ancona, questo con il fine di una gestione più efficiente del personale e le risorse.
Il carcere di Monteacuto ha affrontato diverse sfide nel corso degli anni, tra cui la necessità di ristrutturare gli impianti e migliorare le condizioni di vita dei detenuti. Sono stati effettuati vari miglioramenti strutturali sia nei bagni e sia nelle celle, anche se il problema principale della struttura rimane il
sovraffollamento. Il carcere di Monteacuto tutt’ora svolge un ruolo importante nel sistema
penitenziario italiano, offrendo programmi di riabilitazione e reinserimento sociale per i detenuti. La struttura collabora con diverse organizzazioni per fornire supporto educativo, lavorativo e psicologico ai detenuti, con l’obiettivo di favorire il loro reinserimento nella società. Cosa molto caratteristica
(specialmente per la nostra scuola) della casa circondariale di Monteacuto e la casa di reclusione di Barcaglione è l’istituzione di una azienda agricola comune, per la produzione di vino, miele, olio e ortaggi; che hanno sempre lo scopo di favorire la reintegrazione dei soggetti in questione nel modo del
lavoro e in futuro nella società. L’azienda si sviluppa nei terreni che circondano i due complessi ed è stata promossa anche grazie l’aiuto dell’AMAP.
FABIO PITTORI



Fonte Foto: sito Ministero Giustizia