
Ciao Cupido!
Venerdì 2 maggio si è spento nel sonno il Nostro toro Cupido.
Spero che nessuno pensi che sia esagerato dedicare un ricordo a un semplice animale. Tutti coloro che amano gli animali sanno quanto siano profondi i legami di affezione che ci legano a loro nel corso degli anni passati insieme. Così è stato per Cupido: già il suo nome era preditivo del motivo per cui lo avevamo acquistato anni fa, per diventare il “dio dell’amore” della stalla! Nella nostra scuola abbiamo il privilegio di avere animali, vacche e pecore, che ci insegnano di continuo cosa significhi cura, accudimento, affezione e questo è uno strumento di crescita importantissimo per tutti i nostri studenti. La presenza di animali in stalla al Vivarelli è resa possibile dal lavoro dei nostri encomiabili tecnici dell’azienda agraria. È a uno di loro che abbiamo chiesto di ricordare cosa abbia significato la presenza di Cupido tra noi in questi anni. Ecco le sue parole!
FABRIANO, 12/05/2025

Ciao Cupido!
Ricordiamo ancora quando sei arrivato da noi nel 2019, strappandoti dal mattatoio a cui eri destinato; dai pascoli delle colline anconetane, ti abbiamo trasferito alla fredda ed umida Fabriano, nella stalla dell’azienda agraria della scuola Vivarelli, dove erano diversi anni che non si vedeva più la presenza di un TORO MARCHIGIANO. Appena arrivato hai incassato parecchie critiche da tutti: “Abbiamo preso un mezzo toro!” in molti ti dicevano…e devo dire, anche noi iniziavamo ad avere qualche perplessità, soprattutto perché nel primo periodo non ti vedevamo mai espletare il tuo “lavoro” e ci veniva da dirti “Avremo preso un toro non buono…’sta attento Cupi che il mattatoio ti aspetta!”. Invece, dopo solo 5mesi nel branco, lo stupore è stato parecchio quando, a seguito delle diagnosi di gravidanza da parte del veterinario, le avevi “castigate” tutte, tutte e 9! Il resto è solo una bella storia tra te e noi tutti del Vivarelli, fatta di ben 43vitelli all’attivo, tutti senza un problema al parto, senza mai aver mostrato un accenno di nervosismo in stalla, permettendo a noi di fare il nostro lavoro, di alimentarti, curarti e prenderci cura di te, che oramai ti invecchiavi anno dopo anno, e dopo una montata e l’altra spesso zoppicavi, stanco del lavoro svolto.
Già ci manchi in stalla con il tuo “ruggito”!
Addio
FRANCESCO CECCHI
Tecnico Azienda Agraria
